Riportiamo integralmente il testo della lettera di presentazione della candidatura come migliore liniziativa editoriale dei Gran Guinigi 2015.
Gli episodi on line della serie sono leggibili gratuitamente QUI.
Il volume di raccolta (220 pagine, 14,90 euro) è acquistabile on line QUI.
L’Associazione Culturale Cagliostro E-Press vuole presentare la candidatura del progetto "221B Baker Street, London 1927, D. J.H. Watson & H.P. Lovecraft" per il Premio per un’iniziativa editoriale “Stefano Beani” 2015.
Riteniamo che il volume oggetto della nostra candidatura spontanea abbia rappresentato un notevole elemento di innovatività nel panorama fumettistico odierno, sia attraverso le modalità di organizzazione e sviluppo, sia per mezzo dei contenuti originali della narrazione.
"221B" nasce da un'idea di Piero Viola, consistente nell'immaginazione di un possibile team up fra lo scrittore di Providence e il personaggio di Arthur Conan Doyle. Già lo spunto di partenza fa capire gli intenti alla base della storia: da un lato una solida adesione alle tematiche e ai toni dei rispettivi universi e generi letterari, dall'altro lato la volontà di creare un intreccio narrativo che individui una realtà ucronica originale e al contempo soddisfi le esigenze di realismo e in qualche modo di verosimiglianza relativi a una collocazione temporale dei personaggi nel 1927.
Pertanto l'operazione numero uno è stata quella di limitare lo sfondo di pertinenza, delineando i paletti narrativi entro cui avrebbero potuto agire gli sceneggiatorii in un contesto aperto sia alle suggestioni soprannaturali e oltrenaturali lovecraftiane, sia al più rigoroso razionalismo holmesiano (e in qualche modo di conseguenza watsoniano). A tale scopo non si è lesinato il ricorso al parere di esperti della letteratura di Lovecraft e di quella di Doyle come Gianfranco de Turris e Alessandro Bottero.
La scelta di Watson, peraltro, ha avuto come motivazione principale quella di coinvolgere un personaggio che fosse diverso dalla perfezione di Sherlock Holmes, che fosse in qualche modo più umano, che nella nostra serie ambisse mettersi alla prova sulle orme dell'amico e maestro, che - insomma - desse adito agli spunti più solidi della detective story, lasciando uno spazio aperto anche a toni meno logici, più umoristici, più adatti ad una inevitabile commistione di generi narrativi.
Dopo tale fase preliminare, il successivo punto di innovatività si è configurato nelle modalità di produzione: si è deciso che le storie vere e proprie fossero episodi autoconclusivi di dodici pagine attraverso le quali sceneggiatori e disegnatori si potessero mettere alla prova con una vicenda di senso compiuto. A tale scopo si è richiesta la partecipazione al progetto tramite un bando di selezione aperto sia a persone che avessero già delle pubblicazioni alle spalle, sia a esordienti o semi-esordienti. Il bando è stato pubblicato sul sito di Cagliostro E-Press a questo indrizzo:
http://cagliostroepress.com/board/news/287-221b-baker-street-london-1927-dr-jh-watson-a-hp-lovecraft-il-bando
"221 B" ha inteso così anche diventare una vera e propria palestra di scrittura e disegno. Fra le numerose prove pervenute, ne sono state così scelte dodici per il comparto testi e dodici per il comparto disegni. Lo step primario che ci si è posti come obiettivo: la pubblicazione online, volta a conseguire il maggior numero di visualizzazioni possibile e a diffondere la fruizione presso il pubblico maggiore, ma lo scopo finale è stato pur sempre quello di una pubblicazione finale in volume tale da costituire l'edizione definitiva dell'opera, anche grazie all’inserimento in essa di numerosi contenuti speciali pensati appositamente per l’edizione cartacea.
Si diceva del successo della selezione: la cernita degli autori più promettenti ha coinciso anche con la scelta del soggetto migliore da loro proposto - spesso all'interno di una terna - e con la sua evoluzione verso una forma di sceneggiatura sviluppata e compiuta. Parallelamente la decisione di adottare i dodici sceneggiatori ha successivamente richiesto di formare "le coppie" e consecutivamente di dover scegliere lo stile di raffigurazione adatto per le varie vicende.
“221B” ha richiesto un lavoro di editing molto lungo e accurato, ma che ha permesso di mettere al lavoro gli autori non solo con tranquillità e fiducia nei propri mezzi e in modo ispirato, ma anche di prevedere una pianificazione temporale a lungo termine nei mesi del 1927 ucronico delle singole avventure e - ovviamente - l'individuazione di alcuni temi comuni ed elementi di spunto narrativo tali da consentire di tracciare una sorta di vicenda comune sottintesa e tale da interconnettere le avventure in una continuity che procede appunto da gennaio a dicembre dell'anno in questione.
Il risultato è stato senz'altro lusinghiero in quanto non soltanto anche gli autori più acerbi hanno dimostrato capacità più che apprezzabili una volta cimentatisi con la messa in scena delle storie, ma anche perché i vari autori coinvolti hanno messo in campo i più vari stili narrativi e le più diverse tipologie di vicende.
Le storie hanno spaziato pertanto da quelle più prettamente poliziesche con solo un tocco soffuso di weird e soprannaturale, a quelle d'atmosfera, a quelle dal tono vagamente grottesco ed umoristico, alle vicende arcane, a quelle più strettamente ascrivibili al ciclo dei "miti di Cthulhu".
Proprio la varietà delle sceneggiature - talora secche e vibranti, talora barocche e dal tono letterario, talvolta ancora pulp o suggestive - e dei disegni - da quelli vagamente in stile manga a quelli dalla fluente linea chiara, da quelli quasi pointillistes a quelli ultraclassici, per giungere a bianchi e nero espressionistici oppure ombrosamente indistinti, ha consentito di raggiungere lo scopo primario nei confronti del lettore: non stancarsi mai e trovare sempre qualcosa di nuovo e diverso pagina dopo pagina.
Per concludere la presente cronistoria del progetto "221B", se - come si diceva - la pubblicazione online non ha consistito in nient'altro che nell'accurata riproduzione di quanto realizzato, con l'aggiunta di redazionali originali per ogni avventura e di pregiatissime copertine a colori dalla grafica estremamente originale, il punto terminale della pubblicazione in cartaceo è avvenuto in concomitanza con lo svolgersi di Lucca Comics and Games 2014. Esso ha visto l'inserimento di numerosissimi materiali che hanno costituito la cosiddetta “ciliegina sulla torta” del progetto.
In primis, si può parlare del prologo e dell'epilogo, narranti l'arrivo di Lovecraft a Londra nel Gennaio 1927 e la sua successiva ripartenza a dicembre, ormai radicalmente mutato dalle avventure vissute. In secondo luogo, c'è stata la collocazione alla conclusione di ciascuna storia di una tavola umoristica autoconclusiva che, prendendo spunto da una situazione appena narrata nell'episodio subito trascorso, aveva l'intento di creare una situazione comica e divertente, sdrammatizzando momentaneamente la tensione narrativa che si era venuta a creare. Infine, l'ultimo elemento da citare, unicamente in senso di ordine, è la pubblicazione di una storia speciale fuori serie dal titolo "Il tredicesimo mese", dal tono estremamente visionario ed apocalittico e particolarmente incentrata sulla figura di H.P.L. e sul suo rapporto con Londra nel corso della sua visita.
In definitiva: un volume finale corposo, ricco di avventure diversissime fra di loro, ma solidamente connesse e strutturate, con uno sviluppo cronologico forte ed un'interessantissima caratterizzazione psicologica di due monumenti della letteratura (uno realmente esistito, uno esistente in una diversa forma di realtà attraverso la fantasia dei lettori), con abbondantissima diversificazione di toni, sapori, effluvi narrativi - sia realistici che fantastici - e con la ricchezza di valori aggiunti che non si fermano certamente qui, ma lasciano la porta aperta - anzi spalancata - all'ipotesi di un possibile seguito che è già in cantiere e stavolta vede svolgere le sue vicende a Providence nel 1929 della stessa linea temporale, in cui si incontrano H.P.L. e Sherlock Holmes stavolta.
Concludiamo con la doverosa citazione di tutti coloro che hanno collaborato al progetto.
Matteo Bocci - Camillo Bongiovanni – Leonardo Bonesso - Paolo Buscaglino Strambio – Domenico Carbone - Gaia Cardinali - Stefano Carreri – Gilda Cesari - Rolando Cicatelli - Salvatore Coppola – Michele D’Angelo - Michele De Sanctis – Alessandro Diele - Alberto Duca - Christian M. Fedele – Lorenzo Ghignone - Gianluca Girelli – Massimo Ginatempo - Enzo Iamundo - Nastasia Kirchmayr - Giorgio Neri - Marco Orlando – Massimo Perissinotto - Edoardo Rohl - Albano Scevola - Umberto Sisia - Vittorio Sossi - Antonio Stelitano - Paola Tovaglieri - Sergio Vanello
Progetto Editoriale: Piero Viola
Supervisione Editoriale: Filippo Burighel
Supervisore Associato: Umberto Sisia
Studi: Ugo Verdi, Claudio Valenti
Introduzioni: Umberto Sisia
Consulenza editoriale: Gianfranco de Turris, Alessandro Bottero
Il testo di presentazione è stato redatto da Umberto Sisia.